Il RADON è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; tutte caratteristiche che non lo rendono percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da individuare e da quantificarne la presenza.

Il RADON si trova principalmente nei locali, specie quelli a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale in cui questo gas abita, con possibilità tuttavia di arrivare ad irradiarsi anche negli ambienti dei piani più alti.

Il pericolo maggiore del gas RADON è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo.

Lo staff di ANALISI TERMOGRAFICHE, esegue il monitoraggio del gas radon all’interno degli edifici, con l’impiego, secondo il caso, di misuratori attivi o passivi:

  • I misuratori attivi, sono degli strumenti portatili che permettono di campionare e di misurare, in breve tempo, la concentrazione del gas radon nell’ambiente; avendo un riscontro in tempo quasi reale, si possono utilizzare per sperimentare diverse condizioni di misura (sistema di riscaldamento spento ed acceso, ventilazione accesa o spenta, etc.). Forniscono però dei risultati che sono di tipo puntuale, validi per le condizioni del momento.
  • I misuratori passivi, sono dei piccoli dosimetri, che non richiedono energia elettrica e che vengono posizionati in punti strategici dell’edificio per alcuni mesi (3-6 mesi), per poi essere prelevati e analizzati. Hanno il vantaggio di una elevatissima precisione della misura.

All’esito del monitoraggio è possibile fornire una relazione tecnica finale, indicante i dati raccolti e le eventuali proposte d’intervento.

La misurazione del RADON, con l’impiego di misuratori passivi (più adotti a fornire un valore medio su lungo periodo), viene eseguita con il posizionamento di dosimetri, da tenersi in sito secondo un piano specifico di campionamento, conforme alla UNI ISO 11665-4:2015, con successiva analisi dei campioni effettuata da un laboratorio di radioprotezione con sistema qualità UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e con rapporto di prova firmato da un Esperto Qualificato in Radioprotezione, il tutto come appresso descritto:

  1. Sopralluogo ed elaborazione di un Piano di Campionamento conforme alla Norma UNI ISO 11665-4:2015.
  2. Disposizione dei dosimetri del 1° semestre in punti strategici dell’edificio, da parte di personale qualificato.
  3. Ritiro dei dosimetri del 1° semestre e posizionamento dei dosimetri del 2° semestre, da parte di personale qualificato.
  4. Ritiro dei dosimetri del 2° semestre, da parte di personale qualificato, ed invio dei dosimetri presso il laboratorio di radioprotezione con sistema qualità UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Il rapporto di prova viene firmato da un Esperto Qualificato in Radioprotezione.
  5. Redazione della Relazione Finale, sottoscritta da un Tecnico qualificato, da allegare al rapporto di prova del laboratorio.