Le impermeabilizzazioni dei giardini pensili posti su garage e terrazzi, coperture verdi e tetto giardino, rispetto ad un impermeabilizzazione a vista o sotto pavimento sono maggiormente stressate, in quanto:

  • Gli apparati radicali della vegetazione piantumata, si estendono nel terreno ed in alcuni casi, quando non sono state adottale le opportune cautele ed applicati i giusti materiali, possono penetrare tra le giunzioni dei teli e nei punti di risvolto, compromettendone la tenuta idraulica.
  • Le guaine impiegate a causa della mancanza o non idoneo sistema di drenaggio sono prolungatamente esposte all’acqua ristagnante e fango, comportando un accelerazione dell’invecchiamento e quindi un maggiore rischio di rottura.
  • L’impermeabilizzazione è sottoposta al costante carico del terreno, notevolmente incrementato nel caso di pioggia e innaffiamento.
  • I manti impermeabili possono essere aggredite dagli agenti chimici e biologici dell’ambiente, della concimazione e della vegetazione.

Il sistema impermeabile da impiegare per i giardini pensili, dovrà essere preferibilmente a doppio strato ed il manto finale, per la funzione che deve svolgere, dovrà necessariamente resistere alla perforazione delle radici.

Oltre a resistente alla perforazione delle radici il manto a finale dovrà presentare le seguenti caratteristiche:

  • Assoluta impermeabilità all’acqua, nell’intervallo di temperatura di esercizio (da -5 °C a 25 °C) e a fronte di sollecitazioni di tipo continuativo.
  • Resistenza al punzonamento statico e dinamico.
  • Resistenza alla pressioni idrostatica.
  • Resistenza all’idrolisi.
  • Resistenza alle soluzioni acide, basiche, agli agenti chimici e biologici dell’ambiente, concimazione e della vegetazione.
  • Resistenza agli agenti atmosferici.
  • Ottima stabilità su se stessa e sui diversi supporti senza compromettere il carattere antiradice.
  • Nessuna cessione verso i terreni con i quali viene in contatto.
  • Conservazione nel tempo delle caratteristiche generali.

Spesso a causa di possibili difetti delle guaine o di sistemi impermeabili non idonei per giardini pensili, si verificano infiltrazioni negli ambienti sottostanti ed individuare i punti di ingresso dell’acqua con i sistemi tradizionali, comporta inevitabilmente invasivi ed onerosi interventi di: manomissione del prato e/o della vegetazione presente, esecuzione di scavi, spostamento di terreno, ecc…, per evitare ciò è possibile avvalersi dell’esclusiva Metodologia MultiTesting®, in funzione del caso specifico, adottata dallo staff di ANALISI TERMOGRAFICHE, che permette di individuare in modo non invasivo e non intrusivo il punto di perdita.

Per una più accurata e risolutiva indagine di ricerca, è sempre bene fornire preventivamente al tecnico alcune informazioni, quali: il sistema di realizzazione della struttura; la stratigrafia del sistema impermeabile; il sistema di drenaggio; il materiale di riempimento e dei tempi di fuoriuscita dell’acqua messi a confronto con i periodi di pioggia o innaffiamento.

Di seguito, a supporto si riporta la descrizione di uno schema tipo, relativo alla realizzazione di un giardino pensile:

  • Sul piano di posa dell’impermeabilizzazione, applicazione preferibilmente a doppio strato una membrana impermeabile del tipo antiradice, ovvero resistente alla perforazione delle radici indipendente dal tipo di coltura che verrà adottata.
  • Apposizione di un elemento di protezione dello strato impermeabile dalle sollecitazioni meccaniche conseguenti al prosieguo dei lavori, solitamente si appone un telo di polietilene da 0,3 mm di spessore.
  • Realizzazione di uno strato drenante e di ritenzione dell’acqua, dello spessore 5-20 cm, mediante la stesa di argilla espansa, ghiaia o appositi pannelli drenanti.
  • Apposizione di strato filtrante, avente lo scopo di impedire che le parti fini del terreno sovrastante intasino lo strato drenante.
  • Riempimento dello strato di coltura a spessore variabile in funzione del tipo di vegetazione da impiantare.