Da sempre la ricerca del punto di infiltrazione d’acqua su terrazzi, tetti piani o giardini pensili, viene condotta nel modo tradizionale da imprese e tecnici edili, mediante un’ispezione visiva, rifacendosi all’esperienza al fine di individuare gli ipotetici punti di maggiore criticità e successivamente intervenendo con opere invasive finalizzate a verificare lo stato delle guaine impermeabili ed a ricercare il punto di perdita. Interventi invasivi ed intrusivi che chiaramente comportano la demolizione delle pavimentazioni, massetti, rimozione di: zavorre, terreni, prati, ecc.. aumentando considerevolmente i tempi, i costi ed i disagi, con il possibile pericolo di danneggiare il manto impermeabile e con il rischio di non individuare il punto di origine dell’infiltrazione.
Per fortuna la tecnologia odierna, abbinata alla professionalità ed esperienza degli operatori di ricerca, ci aiuta ad individuare i punti di causa delle infiltrazioni, in modo non invasivo, non distruttivo e non intusivo, quindi senza eseguire costosi interventi di demolizione delle pavimentazioni, dei massetti, senza la rimozione di: zavorre, terreni, prati, ecc.. ed ancor di più evitando il rischio di danneggiare il manto impermeabile esistente.

La ricerca del punto di infiltrazione dai manti impermeabili in modo non distruttivo e non intrusivo è eseguita dallo staff di ANALISI TERMOGRAFICHE con l’impiego della esclusiva Metodologia MultiTesting®; non prevede l’esecuzione di demolizioni di pavimentazioni e massetti, nessuna rimozione di zavorre o terreni, nessun taglio di guaine, nessun intervento che intacchi o danneggi le guaine impermeabili, in definitiva senza alcun intervento che possa modificare lo stato dei luoghi da indagare e compromettere l’eventuale garanzia realizzativa.

La ricerca delle infiltrazioni d’acqua mediante l’impiego della esclusiva Metodologia MultiTesting® viene eseguita mediante le seguenti tecniche da attarsi al caso specifico:

  • Ricerca elettronica ad impulsi di corrente, con questa tecnica di ricerca, viene posta sotto tensione la superficie impermeabile da controllare, installando una linea circolare con polo negativo sulla superficie dell’impermeabilizzazione e un cavo di messa a terra con polo positivo sulla parte inferiore dell’impermeabilizzazione.
    Utilizzando l’umidità superficiale da aversi sulla guaina mediante bagnatura, come conduttore per la corrente elettrica trasmessa tramite generatore ad impulsi, con l’impiego di apposite aste di misurazione e visualizzazione sul ricevitore a impulsi della direzione di flusso della corrente elettrica verso la posizione della perdita, si è in grado di individuare in modo preciso il punto di perdita.
    Tale tecnica di ricerca trova impiego su:
    • coperture con guaina a vista
    • coperture con pavimentazioni in piastrelle di qualsiasi tipologia
    • coperture con pavimentazione in massetto di calcestruzzo
    • coperture di parcheggi
    • coperture con giardino pensile
    • copertura con zavorre in ghiaia o terra
    • coperture con pavimentazioni di tipo galleggiante
    Trova altresì applicazione anche su manti impermeabili posti in verticale contro terra, spesso impiegate per proteggere i pianti seminterrati.

  • Ricerca con gas tracciante, tale tecnica di ricerca di perdita, leggermente invasiva viene eseguita, praticando un foro nell’impermeabilizzazione ed applicando un apposito connettore idoneo per permettere l’insufflaggio al di sotto dell’impermeabilizzazione di un gas inerte (95% azoto e 5% idrogeno), non tossico, né infiammabile, né corrosivo o pericoloso. Il gas immesso al di sotto del manto impermeabile fuoriesce dal punto di rottura per poi risalire in superficie. Con il rilevatore “sniffer elettronico” del Gas Tracciante in dotazione, si individua il punto esatto di fuoriuscita del gas, localizzando in questo modo la posizione esatta della perdita.
    La localizzazione è molto precisa, grazie soprattutto alla composizione gas tracciante, che, avendo molecole molto piccole, riesce a filtrare attraverso le porosità e le lesioni dei materiali, permettendo in questo modo di individuare anche le perdite piccolissime ed invisibili alle indagini comuni.

  • Ricerca con fumogeno, tale tecnica trova applicazione in particolari situazioni di ricerca dei punti rottura di manti impermeabili bituminosi o sintetici, a vista o zavorrati, è particolarmente utilizzata per ricercare perdite su grandi superfici impermeabilizzate e su pacchetti stratigrafici coibentati con lastre termoisolanti.
    La tecnica di ricerca con fumogeno, viene eseguita mediante l’impiego di una specifica apparecchiatura di produzione di fumo, che a mezzo di un apposito connettore viene insufflato al di sotto del manto impermeabile, in modo da creare una pressione positiva sotto il manto, quindi il fumo insufflato si sposterà nei punti di rottura o sconnessione, arrivando quindi in superficie per essere visualizzata.

  • Ricerca con termografia, la ricerca di perdite d’acqua sui manti impermeabili, mediante un’ispezione termografica trova applicazione sfruttando la escursioni termiche giorno/notte.

  • Ricerca con igrometro mobile ad impedenza, la ricerca di perdite d’acqua sui manti impermeabili, può essere eseguita anche con l’impiego di un igrometro ad impedenza, su ruote o manuale. Tale tecnica non distruttiva trova applicazione sfruttando la conduttanza dell’acqua che a causa di un rottura/scollamento si è infiltrata al di sotto del manto impermeabile.
    L’igrometro ad impedenza, fatto scorrere sopra al manto impermeabile posto su massetto o pavimento, segnala visivamente ed acusticamente i punti ove al di sotto è presente acqua, permettendo in questo modo di individuare il punto di penetrazione d’acqua.