La verifica del distacco degli intonaci e rivestimento delle facciate è oggi balzato all’attenzione di tutti non solo per il degrado visivo degli inestetismi dei nostri edifici, ma bensì per la necessità di evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità dei passanti sulle aree sottostanti le facciate, considerato anche che il parco edilizio italiano, sta via via diventando sempre più datato.
L’obiettivo da perseguire è sicuramente la previsione degli interventi manutentivi più efficaci in modo da abbattere i rischi imprevisti, abbattere i costi e valorizzare la qualità degli interventi manutentivi.
Lo strumento migliore per il raggiungimento dello scopo da perseguire, è sicuramente un’accurata indagine termografica con l’impiego di una termocamera ad alta risoluzione dotata anche di specifiche lenti, che permette di restituire e documentare in modo puntuale ed accurato lo stato di conservazione dei prospetti degli edifici, individuando le aree ove sono presenti distacchi degli intonaci e/o rivestimenti, le patologie di degrado ed i processi di alterazione che possono provocarne il deperimento dei materiali di rivestimento.
Il protocollo di verifica prevede un accurato e puntuale controllo di tutti gli elementi dei prospetti individuando le patologie di degrado presenti (fratture, distacchi, fessure), e la natura del materiale.
La verifica del distacco degli intonaci e rivestimenti delle facciate, è ottenuta da una sequenza codificata di rilevamenti, strutturati nelle seguenti fasi:

  • Analisi termografica idonea per l’individuazione di distacchi degli intonaci e dei rivestimenti, delle zone umide, dei ponti termici esistenti e delle zone di discontinuità.
    L’indagine termografica permette di rilevare i flussi termici superficiali indotti dai materiali eccitati mediante sorgente termica naturale, fornendo mappe cromatiche “termogrammi” che consentono una rapida localizzazione dei distacchi e difetti.

  • Analisi visiva delle facciate determinando le differenti tipologie di rivestimenti presenti e per la raccolta delle sintomatologie visibili.

  • Analisi della tipologia di rivestimento presente, per valutare spessori, condizioni di ancoraggio alla tessitura muraria, ecc..

  • Analisi di battitura mediante asta in alluminio cava e testa piena in gomma dura.
    L’integrazione dell’indagine mediante battitura è molto efficace nella verifica della stabilità dei rivestimenti di facciata.
    Percuotendo dove possibile con colpi regolari la superficie del rivestimento mediante un’asta cava in alluminio con punta in gomma dura, è possibile rilevare anomalie e difetti di aderenza.
    La risposta sonora può quindi essere analizzata per determinare l’effettivo grado di aderenza del rivestimento alla superficie muraria tradotto nella mappatura del degrado.

All’esito delle verifiche è possibile fornire una relazione tecnico-diagnostica, che documenta anche con l’ausilio dei “termogrammi acquisiti” le problematiche rilevate.